Per il Quarantennale dell’Associazione Storica del Caiatino

di Aldo Cervo

L’Associazione Storica del Caiatino, concepita e realizzata dal prof. Antonio De Simone, pittore, poeta e storico di fine sensibilità, per un disegno – ambizioso quanto generoso – di crescita civile e culturale di Caiazzo, nacque con l’approvazione dello Statuto il 25 aprile 1981, tenuta “a battesimo” da un cospicuo, prestigioso numero di Soci fondatori. La sua durata (quaranta anni non sono pochi), a parer mio, deriva dal concorso di tre elementi, il primo dei quali sta nel fatto che essa è stata, ed è, il naturale “cratere” di un substrato magmatico, del genere storico e archeologico del territorio, dalla formidabile spinta “ascensionale”, che già nei secoli addietro si era – per così dire – aperto varchi nell’opera di valenti studiosi , che vanno – citandone solo alcuni – da Ottaviano Melchiori a Pasquale Iadone, da Giuseppe Faraone a Bernardino Di Dario, e via di tal passo.Il secondo degli elementi va colto nella reperibilità di gente (non troppa per la verità) che si è resa disponibile a prestare il corredo culturale maturato, e buona parte del proprio tempo, al coordinamento delle attività direzionali e progettuali che si sono avvicendate negli anni.Elemento ultimo (ma non per importanza) la vocazione per la ricerca storica, e la caparbia determinazione a promuovere e divulgare (previo libero contributo, s’intende!) pubblicazioni ed Archivi di tempo in tempo dati alle stampe, di un caiatino, pronipote omonimo di un celeberrimo filoborbonico in forte evidenza nelle famigerate giornate del 19/21 settembre 1860 (sulle quali è molto probabile che anche dopo l’avvento dell’anno tremila ancora ci si interroghi sul perché a Caiazzo i Borbonici ebbero la meglio sui Garibaldini).Imponente il lavoro svolto nel quarantennio che oggi si compie, notevoli i contributi dati dalla ricerca, per numero e qualità superiori ad ogni più rosea aspettativa, e la realizzazione, infine, di una nutrita Biblioteca a disposizione di semplici Studiosi e Laureandi.